Piumino

Interestingly enough, this word has several translations in English.

  • the actual material: down
  • A puffer jacket, puffer coat or down jacket
  • a comforter or duvet – though fairly different concepts in the US and the UK.
  • a feather duster
  • a feathered dart
  • a type of cottongrass
  • a powder puff

Tele-pass-in-culo

Si apprende dalla stampa che “Dal primo luglio 2024 il canone Base Telepass costerà 3,90 euro al mese, prima si chiamava Family e costava 1,83 euro al mese.”

È un +113%, giustificato dal mutato contesto di mercato e tecnologico e avendo maturato la consapevolezza di disporre di un’esperienza, di un’offerta e di una capacità di innovazione uniche sul mercato.

L’obiettivo è quello di avere una nuova proposizione commerciale che valorizzi al meglio, anche in prospettiva, l’ecosistema della propria offerta consumer e punti, al contempo, e offrire soluzioni sempre all’avanguardia per le necessità di movimento della propria clientela in ambito urbano.

Sarebbe interessante sapere quanti e quante capirebbero l’italiano dell’AD di questa società che, nascondendosi dietro a un italiano bisunto di gergo commerciale e fumoso, tenta di giustificare un aumento incomprensibile.

Innanzitutto, già il nome commerciale elimina la parola Family – così tanto promossa dall’attuale governo – e si passa a Base – ossia, sotto questa soglia si intravedono le pezze ai gomiti e i colletti rigirati e non puoi aspettarti di meno.

La seconda affermazione innesca delle dinamiche nebuolse: cosa è cambiato nel mercato ‘mutato’ ? Il mercato è in costante mutamento. Tuttavia, Telepass ha raggiunto una consapevolezza nirvanica della propria esperienza e sa di avere un certo potenziale, per cui un addebito a priori è giustificato. Questo dato viene ribadito ‘anche in prospettiva’, ossia in futuro. Quindi meglio addebitare da subito. Poi meglio ‘offerta consumer’ anziché ‘offerta consumatori’, perché – si sa – condire con un po’ di anglicismi serve sempre.

Ma è la ‘proposizione commerciale’ che lascia perplessi. Cosa si intende per ‘proposizione’? Una proposta forse? Una ‘value proposition’ in inglese è una ‘dichiarazione di valore’ non certo una proposizione, che in italiano è pari a un enunciato.

Parafrasando dunque: l’aumento del 113% è giustificato perché il mercato è cambiato (come? in quale misura?) e sappiamo di essere gli unici ad avere la conoscenza tecnologia anche futura (?). Il nostro obiettivo è quello di migliorare (quando? In un futuro prossimo o lontano?) la nostra offerta (quindi al momento non è la migliore?) per i nostri clienti quando hanno bisogno di viaggiare o parcheggiare l’auto.

Si evince quindi una dichiarazione di intenti in virtù della quale Telepass ha il diritto di rincarare i prezzi degli abbonamenti non tanto per effettive migliorie (o per lo meno non esplicitate in queste affermazioni), bensì per la sola consapevolezza – acquisita o rivelata -della propria posizione. Giubilo sia dunque in tutto l’italico reticolato autostradale. Benvenute dunque queste entrate giustificatissime nei forzieri Mundys.

PS. Mentre scrivo, dalla sua scrivania la mia assistente Millicent mi sussurra che da anni usa Telepass e mi assicura che non ha mai notato nulla di mutato. Solo il prezzo.

Petroica ventrerosa

I recently came across the cutest bird I’ve ever seen: the pink robin.

I wonder why Italian resorted to the harsh-sounding and pompous ‘petroica ventrerosa’ to call this magnificent Australian bird.

Why not pettirosa?

Becere collocazioni e frasi strafatte.

Ma non c’è stato nulla da fare.

L’agghiacciante scoperta.

Gesto estremo.

Silenzio assordante.

Sul caso vige il massimo riserbo.

Tragico il bilancio dell’incidente.

Ferocia inaudita.

Per mettere la parola fine.

Infine non poteva mancare, in un Paese dove i detersivi vengono venerati, l’onnipresente

Sporco ostinato.

Pasticceria secca

L’Italia è famosa per la sua cucina variegata e regionale. Eppure ci sarà sempre un aspetto del mangiare ‘all’italiana’ che mi lascia sconcertato: la pasticceria secca.

Mi domando da dove arrivino queste frolle o biscotti. In particolare, l’orribile frolla a forma di S

Rimane spesso – forse ripudiata – in una vetrinetta solinga in un angolino di qualche caffè ai margini di molte cittadine italiane. Di pomeriggio solitamente. Unica superstite dopo la grande razzia mattutina della viennoiserie degustata con caffè e cappuccino.

D’altronde si potrebbero mai biasimare coloro che si tenessero a debita distanza da questa frolla secca, insapore e difficilmente deglutibile?

E come tradurlo in inglese? Molti siti – spesso italiani – la traducono con dry pastries/dried pastries. Eviterei. Pastries contengono il lievito che normalmente le frolle non hanno. Queste frolle sono forse da consumarsi con il tè? Quindi potrebbe andare tea biscuits sebbene l’immagine mentale potrebbe essere diversa per un inglese o un australiano. Forse sono da considerasi fancy biscuits? A me sembrano l’antitesi di ogni forma di creatività culinaria, ma questo è un gusto squisitamente personale.

Benvenuti in Itaglia

Dal Sole24Ore di oggi 1 giugno 2023: siamo sicuri che i piani possano essere benvenuti? Proporrei un ‘benaccetti’ o ‘graditi’. L’articolo di questa famosa testata italiana non porta la firma. Resta il sospetto che gli articoli di stampa vengano sempre più tradotti dall’inglese e pochi siano gli originali.

Open to Meraviglia

Il Ministero del Turismo italiano ha lanciato una nuova campagna dal titolo Open to Meraviglia.

Una Venere con due spalle da pallavolista

Cosa significa? Purtroppo non è dato saperlo perché non è né inglese né italiano. Open è per caso un verbo all’imperativo? Un aggettivo? Meraviglia con quella maiuscola per caso un cognome? Un ibrido che non regge nemmeno se tradotto dall’italiano.

Eppure tanti soldi sono stati spesi e una grande agenzia di comunicazione è stata ingaggiata. Davvero nessuno parla l’inglese o l’italiano in questa agenzia?

Povero Botticelli per avergli deturpato la Venere. Povero Ministero del Turismo che paga milioni per una campagna pubblicitaria che fa leva su stereotipi banali in una lingua raffazzonata.

Se si va poi oltre, il sito sembra presentare quattro versioni in quattro lingue diverse. L’inglese è chiaramente quello di un parlante non madrelingua, come si evince dal seguente brano che trasuda di italiano da ogni virgola:

Make our beauties be known, from our big cities to small villages. Talk about our boundless heritage of art, nature and gastronomy. Open wide the doors of wonder to the whole world.

For us italians, this defines hospitality.

And who better than me to take you on a discovery of this beautiful country, at any time of the year?

I am Venus. Italy’s icon in today’s world, today as a virtual influencer.

Possibile che con 9 milioni di euro non si poteva ricorrere a un traduttore – o meglio copywriter – di lingua inglese?

Quanta sciatteria.

Ho la cervicale…anche no.

Please steer clear of this word in English if you’re referring to a pain in the neck.

Because ‘cervical’ in English can refer to the neck, but far more commonly to the cervix, please avoid using this term in casual conversation.

So, unless you’re discussing some medical paper (where cervical spine is appropriate for instance), just say you have a pain in the neck or you have a stiff neck.

And by the way, avere la cervicale sounds odd in Italian, too. It’s illogical because if you didn’t have one, you’d have quite a floppy head.

Pictured: A man apparently lacking the cervical spine. Thankfully, most Italians often volunteer that they have one.

Cavolfiore superstar!

Famosi o in pericolo di fuga?

Non ho mai sentito usare il verbo ‘filmare’ nel senso di ‘avvolgere in cellofan o pellicola trasparente’ come credo fosse l’intenzione dell’autore di questo cartello in un supermercato italiano.

A meno che non si trattasse di cavolfiori talmente pregiati da dover essere filmati per dissuadere eventuali malintenzionati. Ma a giudicar dal prezzo affisso, scarterei questa ipotesi.

Pericolo valicabile al ‘city airport’

So the M4 – or Blue Line – has opened in Milan, connecting the city center to Linate, Milan’s third international airport.

As I was watching the inauguration video featuring the spotless and driverless train pulling in, I overheard the recorded voice on the PA system informing passengers – in Italian – that they had arrived at Linate Aeroporto. Then, the same Italian recorded voice went on to repeat the information in English, leaving Linate Aeroporto untranslated in Italian. So much for all the trouble and ribbon-cutting Mr. Sala, the mayor of Milan, had gone to – virtually minutes earlier – when he proudly announced at a press conference that this new metro line would open up Milan to the many international travelers flying into town.

The same trumpet fanfare sounded when engineers explained how the M4 line stations were fully accessible to disabled people. Which prompted me to take a look at their bilingual signage. And, lo and behold, what a fine piece of work that is. This hodgepodge of confusing messages and mistranslations is only made worse by the annoying Italian habit of turning the most straightforward information into highly abstract and grand-sounding language.

Let’s break down this blue sign (below) to better understand why the Artful Translator’s nose was seriously put out of joint when he saw this:

  • Bus stop ATM? > read ATM bus stop.
  • Altra mappa/ Other map > meaning there’s a different one? Or perhaps ‘Map location/Map’?
  • What’s an ‘arresto pericolo’. Surely these are two different, albeit related concepts’. Do they mean ‘Stop/Danger’? Missing slash? Who knows.
  • Pericolo valicabile? > Surmountable danger? Baffling. An obstacle can be ‘valicabile’, i.e., overcome or surmounted. Surely not a danger. And a surmountable danger is risible at best. So what exactly is meant by it? Judging by the symbol and where it’s located, would the Artful Translator be right in assuming we’re talking about a step? A barrier? Or perhaps a gap?
Sign at the M4 Linate Airport station

It is indeed astonishing that, in 2022, this is the best they could have come up with. The layout is reminiscent of an engineering blueprint rather than a user-friendly map for the differently abled.

For the sake of comparison, below is an example of a more straightforward tactile wayfinding map.

A more straightforward wayfinding map

As I was researching this topic, I came to realize that there seems to be a standardized way of creating these signs for the differently abled in Italy. Below is another similar example from the Vicenza Courthouse. Here we go again: crammed information in three languages and the eyebrow-raising pericolo valicabile lurking amidst the jumble.

The Artful Translator rests his case.

Note. The Italian press keeps referring to Linate as a ‘city airport’, likely to distinguish it from the other two more remotely located airports. The Artful Translator couldn’t find any evidence that this phrase is used in English to refer to airports that are located closer to the city center (e.g. Love Field in Dallas, National Airport in DC). London City Airport refers to the City of London so that rules it out. A coinage of the Milanese press?